Giorgio
Micheletti.it
    Giorgio
Micheletti.it

MENU

X

ALLENATORI CHE VANNO, ALLENATORI CHE VENGONO

Ecco una selezione delle migliori domande/risposta che ci danno uno splendido spaccato dell'Italia pallonara della seconda metà degli anni 70 "Verso Fabbri abbiamo un po' tutti un complesso di colpa: anche noi l'abbiamo aiutato a sbagliare, nel 1966"

L'Arciposta di Gianni Brera era una rubrica che Giuan Brera teneva settimanalmente sul Guerin Sportivo.

Ecco una selezione delle migliori domande/risposta che ci danno uno splendido spaccato dell'Italia pallonara della seconda metà degli anni 70

"Verso Fabbri abbiamo un po' tutti un complesso di colpa: anche noi l'abbiamo aiutato a sbagliare, nel 1966"  Amico mio, sei un simpatico rompiballe, ma è indubbio che di calcio ne conosci più tu di tutti gli altri giornalisti messi assieme.

Parliamo allora di allenatori (mestiere ingrato!).

Dunque, Suarez se ne va e arriva Giagnoni: pensi che sia un cambio giusto? Pensi che l'allenatore col colbacco e Gigi Ri­va possano coesistere?

 Secondo: Maestrelli è tornato in panchina. Sono contento per lui, mi dispiace per Corsini che ha pagato per colpe non sue. Pensi, comunque, che Tommaso sia in grado di dare la carica ad una squadra in lotta per non retrocedere? 

Ci vuole grinta, coraggio, bisogna sapere imporsi all'anarchia di una squadra che continua a perdere. Sotto questo aspetto, forse Corsini era più idoneo di Maestrelli, ancora in via di convalescenza.  Infine Fabbri: l'ex-commissario azzurro della Corea è arrivato a Terni e la squadra ha ripreso a vincere. Cos'è, un miracolo?

Gianni Brera risponde ad un lettore

Gli accoppiamenti calcistici sono sempre casuali: congiurano gli astri, si usa dire, ed è anche vero: ma tutto dipende dalla nostra insufficienza intellettiva, razionale, a posteriori si può notare che Corsini veniva da squadre di rango mediocre, avvezze a umili cabotaggi nelle zone basse della classifica, e che la Lazio doveva ancora perdere la lustra e l'ilusione della squadra dominatrice d'un anno. Corsini non poteva onestamente sapere del livello d'antan e commisurarlo a quello attuale.

 Si confida che possa Maestrelli, al quale va anche il nostro fraterno augurio di patiti. In Sardegna saltabeccano irresoluti dopo per aver perso troppe occasioni di adeguarsi alla cangiante realtà economica del Paese e dell'isola in particolare.

 Si fossero accorti in tempo di non poter sempre mettere insieme i soldini per la Rolls Royce, si sarebbero risparmiata l'umiliazione di dover abdicare oggi in maniera così triste e tristanzuola.

Sissignore c'è anche un po' di malevolenza, perché la parte assunta dai dirigenti nei confronti di Suarez conferma un costume deteriore anche tra i sardi, che pure si proclamano diversi.

Quanto a Giagnoni, si è piegato al sentimento: molti connazionali sardi (è la parola) gli hanno telegrafato di accorrere a salvare la patria pedata: vi si è deciso quando non ha più potuto esimersi, e anche si dice quando Arrica ha messo su carta un regolare contratto, stilato sulla base di 80 milioni in caso di salvezza.

Fabbri è rientrato in lizza e questo mi rallegra: è intelligente: un bagno di umiltà non può che rinsaldarne le doti psicologiche, che erano carenti a dispetto dell'intelligenza vivida.

Parlo di psicologia e non di carattere: forse è un errore: certo è che verso Fabbri abbiamo un po' tutti un complesso di colpa: anche noi l'abbiamo aiutato a sbagliare, nel 1966, magari inciprignendone i risentimenti uterini contro l'Inter di Herrera e di Moratti, che aveva avuto il torto di dirottarlo al Verona.

Mi accorgo adesso delle prime parole, che generalmente salto per arrivare al sodo: un rompiballe simpatico non è mai stato al mondo: ergo, tu mi dai del rompiballe per farti perdonare l'offesa che mi fai definendomi simpatico.

 Bene: la mia opinione in proposito è questa: più uno è simpatico e meno vale. Perché se uno sa fare bene il proprio lavoro non ha affatto bisogno di ingraziarsi il prossimo con le moine dell'attore.

CONTATTI:

Email: giorgio_micheletti@yahoo.it

TRASPARENZA E PRIVACY:

Cookie Policy

Privacy Policy

SEGUICI SUI SOCIAL:

©  Giorgio Micheletti 2019