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SPALLETTI E IL MERCATO

Per il consueto editoriale In punta di Penna è intervenuto ai microfoni di TMW Radio il giornalista Giorgio Micheletti, con il quale si è parlato dei maggiori temi della Serie A, che riprenderà nel weekend: “Conferme per la Juventus, anche per il non gioco. Sorpresa la sofferenza del Milan con il Cagliari..

8  settembre 2017

SPALLETTI E IL MERCATO

Per il consueto editoriale In punta di Penna è intervenuto ai microfoni di TMW Radio il giornalista Giorgio Micheletti, con il quale si è parlato dei maggiori temi della Serie A, che riprenderà nel weekend: “Conferme per la Juventus, anche per il non gioco. Sorpresa la sofferenza del Milan con il Cagliari. Positiva la risposta dell’Inter con la Roma, con una concretezza che le squadre di Spalletti non hanno mai fatto vedere. Napoli si conferma, anche se qualche sofferenza di troppo con l’Atalanta. La Spal sarà invece la sorpresa della stagione”.
Griglia di partenza della Serie A?
“Juve favorita, poco dietro il Napoli, poi Inter, Milan e le altre. La Roma rischia l Champions, anche perché la Coppa che farà gli porterà via tante energie. Sarà un grande esame per Di Francesco, che magari si preoccuperà più della Champions che del campionato. Inter per questo favorita, visto che non ha le coppe e si sta dimostrando molto concreta”.
Spalletti alla Gazzetta si dice soddisfatto del mercato e pare non aver paura a pronunciare la parola scudetto.
“Sarà sincero? Ho dei dubbi. Per l’80% sono vere. Credo che si aspettasse qualcosa di diverso dal mercato, ma non troppo. Arriva da storie che lo hanno abituato ad avere alternative per ogni ruolo, cosa che al momento l’Inter non ha, soprattutto in difesa, in porta, ma manca anche un vice-Icardi. Certo è che lavorare una settimana con i suoi uomini sarà importante. È molto più alla portata la Champions che lo scudetto. Dovesse non arrivare neanche questo, si aprirebbero i processi”.
Comincia il tour de force della Serie A. Da chi aspettarsi di più o di meno?
“Tra le squadre in Coppa le due più a rischio sono le due romane. La Roma per la difficoltà del girone, la Lazio per desuetudine a recitare un certo ruolo. La Juventus farà il suo, chissà invece cosa farà il Napoli. Sarri punta sul gioco, ma fossi De Laurentiis chiedere al tecnico i risultati, altrimenti si sarebbe buttato via del tempo”.
Senza risultati concreti, secondo posto basterebbe alla piazza di Napoli?
“Se la squadra li ha soddisfatti, ai tifosi napoletani basterebbe. Il presidente guarda poi molto ai conti”.
Premier, si chiuderà la settimana una settimana prima dell’inizio del campionato. Lo chiede a gran voce anche la Serie A.
“Spero arrivi qui presto. Ultimo caso Thereau, due gol nelle prime due giornate, poi la cessione alla Fiorentina. Delneri lo avrebbe venduto prima, mentre la viola magari lo avesse avuto dall’inizio, non avrebbe perso due partite di fila. E’ stata una perdita di tempo per tutti. Non siamo mai locomotive ma vagoni nel calcio. Perché non riusciamo per una volta ad essere promotori di un’idea? Eppure in tanti in Italia lo chiedevano, tanti allenatori. Manca iniziativa, noi andiamo sempre a rimorchio degli altri”.
Sulla Nazionale.
“Gli spareggi sono alla nostra portata. È una squadra fatta da persone che certe partite non le sbaglia. Era una sconfitta annunciata quella contro la Spagna. Quando un ambiente dice ‘andiamo e ce la giochiamo’, per esperienza vuol dire che hai paura e sai di perdere. Israele sposa la teoria che certe partite fai fatica ma le fai tue. Ventura ha buon materiale tecnico, bisogna capire se chi li gestisce sa farli rendere al meglio. Ct anello debole? Credo più che altro che paghi l’esperienza ad altissimi livelli. È un allenatore di campo, che ha bisogno di lavorare molto con i giocatori”.
Totti pronto per il corso da allenatore.
“Non lo vedo tecnico ma molto più portato ad essere dirigente, perché ha un modo di essere molto più adatto a questo. È troppo calciatore per essere allenatore. Gli uomini squadra difficilmente riescono a fare la differenza da allenatori. Il Totti dirigente sarebbe più utile in Nazionale che nella Roma”.
Che partita ti aspetti tra Lazio e Milan?
“Si capirà chi sarà la locomotiva per le altre in Europa. Inzaghi contro Montella, da calciatori erano egoisti e da allenatori fanno meno fatica di altri. Sarà una partita da vedere, perché sono due squadre portate a giocare e a far vedere buone cose
10-09-2017
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