Su Piatek
"Basta per sostituire Higuain? I numeri dicono di sì, altrimenti mi viene in mente Cutrone. Può darsi che Gattuso abbiamo voglia di cambiare modulo e affidarsi a due attaccanti, ma deve snaturare il suo modulo".
Su Paquetà
"Qualche lampo interessante, è uno che gioca molti palloni, ha bisogno di europeizzarsi. Magari meno dribbling e qualche passaggio più semplice in più. E’ un giocatore che potrebbe servire. E magari può permettere certe strategie di mercato, che vedono Suso e Calhanoglu al centro".
Su Kessie
"Bene la chiamata, così come sul possibile rigore su Conti".
Su Milan, Sampdoria e Fiorentina
"In termini assoluti, Gabbiadini è più forte di Muriel, ma Muriel è più importante per la Fiorentina rispetto a Gabbiadini per la Samp. Milan favorito per il quarto posto? Dipende dal caso Higuain e dagli infortuni. E poi ho dubbi sulla compatibilità Piatek-Cutrone. A meno che non torni al 4-4-2".
Sul rinnovo di Icardi
"Hanno ragione sia lui che l’Inter. Nessuno mette la pistola alla tempia, ma c’è spazio per un accordo. Sono troppi i sette o i nove milioni, ma credo siano posizioni corrette. Il team Icardi forse non ha capito che è cambiata l’aria in casa Inter con l’arrivo di Marotta".
Sul fatto di giocare la Supercoppa all’estero
"Fino a quando non si prende per buono il concetto industriale che per guadagnare non serve solo aumentare gli incassi ma anche di ridurre le imprese, il mondo del calcio andrà sempre dietro a chi paga di più, senza sistemare il proprio meccanismo interno".