Chi ti è piaciuto di più ieri nel Milan, nell'Atalanta e nella Lazio?
"Nel Milan Calhanoglu mi ha impressionato, si era un po' perso ma è sicuramente il giocatore più talentuoso.
Se usato con attenzione può essere un'importante chiave tattica. Andrè Silva ha fatto il suo, è un giocatore che davanti la porta non perdona.
Dell'Atalanta mi è piaciuto Gasperini: ero scettico, invece mi devo ricredere.
Per la Lazio non possono non dire Immobile, che risolve sempre tutti i problemi: lui non può partire dalla panchina. Se accuseranno la stanchezza? Forse la Lazio ha speso tante energie perchè ha vinto in rimonta. Il Milan e l'Atalanta invece non hanno faticato troppo dal punto di vista fisico".
Tra Juventus, Roma e Napoli chi rischia in campionato?
"La Juventus rischia molto: gioca in trasferta e arriva da tante polemiche.
La Roma, che martedì ha ottenuto un buon punto, e Napoli sono quelle che rischiano meno".
Ci dobbiamo aspettare altri alti e bassi del Milan?
"No, non credo. Non è quello troppo balbettante di domenica contro la Lazio, ma neanche quello troppo sereno di ieri sera a Vienna. Si avvicina però a quello di Europa League. Il 3-5-2 è il modulo ideale per valorizzare gli acquisti estivi anche se qualcuno ne potrebbe risentire, vedi Suso. Cutrone è un prospetto sicuro e ha vissuto la sua bella favola".
La Lazio deve certificare la sua crescita definitiva?
"Questo periodo, che va fino alla sosta di ottobre, ci dirà se la Lazio sarà nelle prime 4 o sarà la prima delle altre. Ora è nella terra di mezzo, deve capire se sarà carne o pesce. Inoltre la squadra di Inzaghi può andare tanto avanti in Europa".
L'Inter può ambire a risultati tanto importanti?
"L'Inter vincerà il suo Scudetto se arriverà in Champions. Ho ancora dei dubbi e non credo abbia le caratteristiche di insidiare le prime due posizioni di Juventus e Napoli, in quest'ordine. Spalletti è l'uomo in più dato che ha sette giorni per preparare una gara, anche se ancora deve trovare la quadratura del cerchio e conoscere tutti i giocatori in rosa. A ottobre si farà una piccola scrematura del campionato".
Il ruolo della Fiorentina in campionato?
"Credo possa essere una mina vagante episodica. Una formazione in grado di perdere le partite che deve vincere e vincere quelle che sulla carta dovrebbe perdere. E' la filosofia di tutte le squadre giovani, che vivono un anno di transizione".
Sul Torino:
"Il Torino, insieme alla Lazio, al Milan e alla Sampdoria, fa il campionato per il quarto posto: ma solo una andrà in Champions. Credo che sia più reale l'obiettivo Europa League".