Di tuo cosa ci puoi anticipare?
“Per adesso qui non è cambiato nulla.
È stato un anno un po' particolare, si è parlato molto di avvicendamenti e di nomi nuovi, ma alla fine siamo tutti ancora qui.
Io poi sono tranquillo: ho un contratto a tempo indeterminato da onorare, senza scadenze di sorta.
Qui a 7 Gold ci sono state durante tutto l'anno delle situazioni costantemente in evoluzione, poi per una serie di motivi non più tardi di un paio di giorni fa mi è stato comunicato che il 28 di luglio ci sarà un incontro plenario con l'editore Giorgio Tacchino per disegnare le linee della prossima stagione Tv, che comunque partirà il 28 di agosto con il trofeo Berlusconi”.
Si vociferava che Ravezzani da TeleLombardia sarebbe finito proprio sul tuo canale...
“La storia di Ravezzani era tornata in un cassetto quasi un mese fa, poco dopo la sua nascita. Chi ha scritto il contrario non capisco da che parte abbia preso quelle informazioni”.
Tu invece eri dato per papabile a SportItalia...
“SportItalia?
Erano solo voci, anche in questo caso infondate.
Io parlo sempre molto serenamente: non mi hanno cercato, ameno per ora. Xavier Jacovelli era invece n ogramma come cambierà?
“Diretta Stadio non credo che cambierà molto, il 28 luglio capiremo che spazi il palinsesto potrà destinare alla trasmissione. Poi che cosa succederà della trasmissione, ad oggi dipende da quello che ci farà fare Sky.
Se le cose rimangono così e Sky ci permetterà di fare le radiotelecronache dallo stadio, l'ossatura rimarrà presumibilmente uguale e non dovrebbero esserci grossi cambiamenti. Ho sempre fatto il massimo, e anche quest'anno non mi tirerò di certo indietro.
Putroppo sportivamente noi di 7 Gold siamo latitanti da tre mesi: non abbiamo fatto nulla per gli Europei, non abbiamo parlato di calciomercato e non parleremo di preliminari di Coppa Campioni”.
Un vero peccato. Non credi?
“Lo sforzo estivo dei nostri competitors li premierà almeno nella prima parte della stagione autunnale, se la gente si è abituata a trovare sempre loro in video e mai noi. Sarà dura.
Sapendo poi che l'anno prossimo in Lombardia dovrebbe esserci una trasmissione di sport in meno, rimarremo solo noi, TeleLombardia e Telenova a giocarcela sulla domenica sportiva legata ai temi dello sport”.
Degli altri cosa pensi?
“In questo periodo Telenova sta facendo un lavoro estremamente apprezzabile, per quantità ma soprattutto per qualità.
Per il mio modo di vedere la televisione, che è più vicino al ragionamento che non all'urlo, la qualità delle loro produzioni è altissima.
Continuando così porteranno a casa dei gran risultati: hanno trovato un mix giusto tra chi cazzeggia e chi dice cose serie, senza mai trascendere nella volgarità e senza mai fare discorsi da bar”.
SportItalia sembra adatta alle tue corde...
“È vero. SportItalia è una realtà affascinante, la vedo nell'ottica del mio modo di fare televisione. A casa cresce la cultura di chi sta davanti al teleschermo e fare un tipo di televisione ragionata, dettagliata, come la facciamo noi in Diretta Stadio e come la stanno facendo loro, paga molto.
Il pubblico degli amanti degli urlatori si sta rimpicciolendo?
“Certo, non puoi più restare 20 minuti a discutere se un pallone era dentro o fuori: ci sono 200 telecamere che ti fanno vedere dove è finito al millimetro!
Spiegare oltre le immagini se sia uscito o meno diventa ridicolo e snervante per il telespettatore stesso”.
Sky, DTT e Mediaset. Come la vedi?
“Con Mediaset che può proporre alcune partite in DTT, la speranza è che Sky come controffensiva ci lasci la possibilità di far vedere il più possibile, proprio per limitare la possibilità di interessamento del pubblico nei confronti delle partite che può mettere in onda Mediaset.
Sarebbe un modo per dire muoia Sansone con tutti i Filistei!
tu fai pagar l'Inter, il Milan e la Juve due euro, e io regalo ampi scampoli di queste partite alle locali, così voglio vedere chi te le compra le partite...
Se non andrà così, noi Tv locali subiremo nuove limitazioni.
Nel 2008, quando Mediaset avrà di diritto di prelazione e negoziazione sarà anche peggio: se già da quest'anno le televisioni locali stanno fuori dagli stadi, non ci rientrano più per fare questo tipo di trasmissioni.
Ci saranno solo puro diritto di cronaca e interviste, tutto fuori diretta”.
Rolando Repossi