La procura di Napoli ha trasmesso le intercettazioni telefoniche alla presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio e il presidente Franco Carraro , anziché inviare subito il dossier agli organi disciplinari della federcalcio ha tenuto la scottante documentazione nel suo cassetto più nascosto per mesi e mesi.
Qualcuno però voleva evidentemente che le intercettazioni fossero rese pubbliche e così è esploso "Calciopoli" o (dal nome del presunto capo della cupola )"Maggiopoli", lo scandalo calcistico di cui tutte le cronache di tutti i mezzi di comunicazione nazionali e internazionali hanno raccontato per lungo e per largo le ambigue vicende.
Arbitri scelti ad hoc perché dirigessero le partite con un occhio di riguardo per le squadre dei "mammasantissima" : perché ammonissero e facessero quindi squalificare giocatori importanti alla vigilia di partite contro concorrenti nella corsa alle prima posizioni della classifica: campioni sottratti fraudolentemente alle leggi del libero mercato da procuratori che li pilotavano verso squadre e società amiche degli amici.
Uno scandalo senza confini che ha provocato una serie di terremoti a catena: La nomina di un Commissario Straordinario al vertice del calcio professionistico, il prof. Guido Rossi, le dimissioni del Presidente della Federcalcio Franco Carraro, del vicepresidente Mazzini e, successivamente, del Presidente della Lega Calcio di A e B Adriano Galliani; la rimozione in blocco dei designatori degli arbitri Bergamo e Pairetto , il passo indietro del Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Lanese, il totale rinnovamento degli organi della giustizia sportiva e infine il rinvio a giudizio anche dell’amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo, del Presidente della Fiorentina Della Valle e del fratello Diego, del Presidente della Lazio Lotito, del vicepresidente del Milan Galliani e di un pletora di personaggi più o meno noti, incastrati durante le indagini preliminari dell’Ufficio Indagini.
E incastrati sapete da chi?
Da quel capo dell’Ufficio Indagini nominato in fretta e furia in sostituzione del Generale della Finanza Pappa, all’esplodere dello scandalo, ovverosia un altro grosso nome che tutti ormai conosciamo e che del calcio peraltro non aveva mai saputo né voluto sapere nulla in precedenza, Francesco Saverio Borrelli.
Lo ricordate?
Prima di andare in pensione Borrelli era il capo del pool milanese di Magistrati denominato "Mani Pulite" Quello stesso "Pool" che ha cambiato la faccia dell’Italia politica, cancellando di fatto quasi tutti i partiti storici del secolo scorso: DC, PSI, PRI, PISD, PLI.
Onestamente, nessuno avrebbe potuto sospettare che il pensionato Borrelli, ex capo della Procura di Milano, potesse farsi coinvolgere in vicende di calcio, accettando addirittura un ruolo dal prestigio non adeguato al suo rango, quello di capo dell’Ufficio Indagini della Federcalcio, cioè a dire di capo degli ispettori della polizia sportiva.
Sarebbe stato molto più logico ritrovarlo nel ruolo, quanto meno, di capo della Procura Federale, quel prestigioso organo della Federcalcio che ha deciso chi rinviare a giudizio e con quali incolpazioni.
Ma Borrelli ha accettato stranamente di fare anche il semplice poliziotto.
Voleva capire perché il calcio fosse tanto popolare e ha così scoperto il fascino davvero irresistibile di quel mondo che tanta popolarità e tanti consensi (anche elettorali) ha dato, per esempio, anche al suo nemico storico, Silvio Berlusconi.
Così Borrelli si è ormai innamorato e infatti ha già promesso che continuerà a indagare sul calcio anche dopo che saranno terminati i processi di primo e secondo grado contro gli imputati più illustri di "Moggiopoli".
Intanto continua a studiarsi la sentenza di primo grado della Commissione d’Appello Federale che, come ormai noto, ha spedito in serie B Fiorentina, Lazio !!!!
DAVID MESSINA