giugno 1996
BARESI TEDOFORO A MANHATTAN
New York cercava un calciatore italiano per trasformarlo in tedoforo.
Lo volevano carismatico, perché richiamasse sulle strade della Grande Mela, al suo passaggio, migliaia di connazionali con tanto di bandierine tricolori, lo voleva pulito e con la faccia da bravo ragazzo, perché pur sempre un'Olimpiade quella che si va a rappresentare, simbolo massimo di uno sport senza teoriche macchie; lo voleva immune da qualsiasi polemica perché una bella cosa non si trasformasse in un boomerang inatteso.
Voleva Franco Baresi insomma.
E sarà proprio Franco Baresi, lunedì prossimo a portare lungo la Fifth Avenue (l'itinerario è ancora incerto in alternativa ci sono gli altrettanto suggestivi viali alberati di Central Park) la fiaccola olimpica. Un chilometro di corsa, ovvero una bazzeccola per chi, come lui, è abituato da anni a macinare metri su metri, con il braccio destro bene in alto, anche se stavolta non dovrà chiedere il fuorigioco.
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