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GOLDEN FOOT 2012

tempo di premiazioni: 2012 Oltre a Ibrahimovic vincitore del Golden Foot premiato anche Franco Baresi ed atri calciatori per il loro contributo professionale.

GOLDEN FOOT

19 ottobre 2012

Dopo quattro mesi di votazioni online dai tifosi di calcio di tutto il mondo, Ibrahimovic è risultato il vincitore di una lista composta da dieci candidati. Ricorderemo che l'attaccante dal 2003 al 2011, ha vinto otto campionati nazionali di fila con le maglie di Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e Milan.

Altri tre calciatori hanno ricevuto il Golden Foot per il loro contributo professionale al calcio - Franco Baresi, Eric Cantona, Lothar Matthaus , ex nazionali d'Italia, di Francia e Germania rispettivamente.

I vincitori hanno lasciato le loro impronte sul cemento de la Promenade, des Champions la famosa "strada dei campioni" in stile hollywoodiano del calcio internazionale, sul lungomare del Principato.

Unico italiano tra i premiati, Franco Baresi ha parlato di Milan, Pallone d'Oro e molto altro nella conferenza stampa del Golden Foot.

Al centro delle sue parole, l'analisi sull'attuale situazione del Milan:

«Per i rossoneri è un anno particolare. Ci vorrà un po' di tempo per tornare ad alti livelli, tuttavia la società vorrà sicuramente tornare competitiva, sia in Italia che in Europa. È difficile sostituire una difesa composta da Nesta e Thiago Silva, ma è tutta la squadra che deve crescere, non solo il reparto difensivo».

«Io allenatore del Milan? Lavoro già per la società ed ho allenato anche l'Under 19. Non so se in futuro ritornerò sul campo per allenare. Vedremo... Mai dire mai.»

Sul Pallone d'Oro, il difensore originario di Travagliato vede una lotta a due:

«Penso che sarà un affare a due tra Cristiano Ronaldo e Messi. Sono superiori rispetto alla concorrenza. A me, comunque, non è mai pesato non vincere questo riconoscimento. Ho vinto un Mondiale nel 1982. Fu un'esperienza bellissima. Eravamo un gruppo stupendo e, anche se non giocai un solo minuto, fu una bella soddisfazione».

Infine, chiusura sui due ex-milanisti passati al Paris-Saint-Germain:

«Thiago Silva è un difensore di grandi qualità però non lo vedo come mio erede perché ogni giocatore ha il suo stile e deve essere sé stesso, senza essere paragonato ad altri colleghi. Ibrahimovic, invece, è uno dei pochi che fanno la differenza. Sia in Italia che all'estero ha mostrato il suo valore. 

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