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SI STA DEFINENDO IL FUTURO DELL'UOMO SIMBOLO ROSSONERO: ENTRERA' NEL GOVERNO DI VIA TURATI

Franco baresi entra nello staff della società rossonera baresi è il simbolo del milan franco baresi è colui che c'era prima di Berlusconi colui che non si arrende

SI STA DEFINENDO IL FUTURO DELL'UOMO SIMBOLO ROSSONERO:

ENTRERA' NEL GOVERNO DI VIA TURATI

9/4/97

Da Capitano a timoniere della rinascita. Lunedi Berlusconi gli affiderà l'incarico. Franco Baresi incontrerà il presidente dopo il derby con l'Inter. Per lui nella prossima stagione, un ruolo importante: farà da sovrintendente alla ricostruzione.

Milano - Il Capitano/c'è solo il Capitano.. O Franco Baresi c'è solo Franco Baresi. Cori, canti, slogan in testa alla hit parade rossonera da quasi vent'anni. Baresi è la faccia del Milan. Quando mostra i muscoli, quando alza le coppe, quando apre i cortei rossoneri nelle numerose domeniche di maggio a S.Siro.franco baresi futuro nel milan

E' la faccia del Milan quando piange di rabbia e di dolore e mostra i denti agli arbitri. Baresi è Baresi, col suo viso scavato, tirato, magro, logoro.

Anche quando cade sei volte, investito da un giovane e sbeffeggiante ariete. Baresi è un uomo e ha il diritto all'incubo, al sogno terribile che ti fa svegliare inzuppato di sudore.

Franco Baresi è stato ed è ancora il Milan.

Ha attraversato tutti i Milan. Quello corrotto dallo scandalo delle scommesse di Felice Colombo e che sprofonda nell'infamia della serie B.

Quello allegro e straccione di Giuseppe Farina costretto a scappare pieno di debiti all'estero. Quello campione e stellare di Silvio Berlusconi. Il Milan di Arrigo Sacchi e di Fabio Capello e ancora di Sacchi. E forse di Capello.

Lui, l'antico Piscinin, è la faccia di tutti questi Milan e dopo i giorni duri e pesanti che seguono la disfatta dice che non vuole parlare perché "l'unica seria via è il silenzio e il lavoro". Testa bassa, allenamenti, i campi, la preparazione, la concentrazione

Le parole non servono, in questi casi sono sempre troppe e inutili. C'è una sconvolgente Juventus alle spalle. C'è un derby alle porte e ferite psicologiche che lasciano segni profondi.

E allora che si fa?

Il Capitano alza la mano e chiama il fuorigioco. Alt, fermi, si riprende, si riparte. Da un ridicolo punteggio tennistico imbottito di angosce. Ma il Milan non era in ripresa? A Bergamo e con la Fiorentina qualcosa di buono si era visto. Almeno così era sembrato. Con l'Atalanta Franco Baresi è il migliore in campo. Cento di questi Baresi, cento di questi anni. Complimenti, auguri, pacche sulle spalle.

Vai avanti, continua prode capitano. Può smettere uno che gioca come gioca lui che si muove come si muove lui? Che rientra, avanza, fa l'elastico sconcerta e intontisce il giovane fringuello Inzaghi Filippo capocannoniere del campionato?

Via, per favore, lasciamolo dov'è. Uno così, in attesa del monumento, va conservato sotto spirito, sotto vuoto spinto. Chi gli è vicino, chi gli vuole bene prima dell'Atalanta non ha dubbi:" a fine anno lascia. E troppo teso, sui nervi. Si sta lentamente consumando.

Ma non vedete la sua faccia? E' una maschera." Dopo la Juve, le devastazioni, il saccheggio di San Siro, la faccia spigolosa del Capitano regala nuovi interrogativi: "Lui è il Baresi, il simbolo dei simboli e non può arrendersi adesso" 

Ha cambiato idea? Glielo chiedi e fa una leggera smorfia: "Milan - Juve è stata una partita. Dobbiamo dimenticarla in fretta come tutte le altre. Noi dobbiamo pensare e concentrarsi sull'Inter." Guardare avanti, non mollare, finire bene, noi siamo il Milan, la dignità, l'immagine, il cuore, i tifosi.

Si affida a solenni pensieri di capitano, respinge i proclami. Lui il Milan ce l'ha dentro e tutti tifosi (anche quelli che bruciano le bandiere) se lo portano dentro.

Tutti. Anche quelli che hanno votato Baggio nell'ultimo referendum di San Siro. Perché Roberto Baggio è bravo, è dolce e buono ma, con tutto il rispetto per la sua classe e sua simpatia, non è giusto che comandi la classifica del cuore rossonero. Va considerato un responso elettorale parziale. Parziale, provvisorio, una proiezione confusa.

Perché il risultato definitivo è Franco Baresi. Lui non ha bisogno di voti o di sondaggi. Lui vince perché è Baresi, e adesso è pronto ad entrare nel governo rossonero.

Gli chiedi: quando smetti? Ti risponde che uno alla sua età ha diritto a pensare anche a chiudere. Ma prima parlerà con il presidente e solo a lui poi comunicherà l'ultima decisione: tutti gli altri lo sapranno dopo, in seconda battuta. E tutti vuol dire tutti, Sacchi compreso.

Lo farà lunedì prossimo ad Arcore, nella villa di Berlusconi. Colazione o cena di lavoro. Dopo il derby. Cosa succederà? All' orizzonte ci sono nuove per il capitano nuove, nuove prospettive. Cioè ruoli. incarichi degni di un uomo immagine. Un compito importante nel programma di rilancio. Magari capitano non giocatore o sovraintendente alla ricostruzione. Insomma il timoniere della grande svolta, Franco Baresi la faccia del Milan del futuro: forse troppo "grande" per fare ancora il giocatore, troppo "piccolo" per dire basta.

Germano Bovolenta 

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